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la fisiologia dello sviluppo della forma organica | 275 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rivista di Scienza - Vol. I.djvu{{padleft:285|3|0]]canto non vi è nessuna legge generale di un rapporto causale tra la divisione cellulare e la determinazione della forma: per ora noi non possiamo stabilire tra di esse altro che un rapporto teleologico-descrittivo.
Il dato citologico positivo più generale ch’abbia valore rispetto alla fisiologia della forma, è per ora il reperto che, a contenuto eguale di cromatina, la grandezza delle cellule per ogni specie di tessuto è stabilmente determinata, che quindi nelle larve intere a grandezza ridotta, prodotte da blastomeri isolati, è diminuito il numero delle cellule, ma non la grandezza di esse; ma questa proposizione ha forse alcune, sebben rare, eccezioni.
Anche tutte le altre funzioni fisiologiche elementari, come il ricambio materiale e la secrezione, sono naturalmente dei mezzi che servono alla produzione della forma, e specialmente la secrezione potrebbe avere una parte assai importante nel processo dell’istogenesi. Ma di ciò non si sa nulla di più preciso e di sperimentalmente provato.
g) Di fronte ai mezzi, stanno le «cause» della produzione della forma e colla loro trattazione noi torniamo alla questione, come in sistemi equipotenziali si determini il «valore prospettico» dei singoli elementi. Vogliamo stabilire che causa di un singolo processo specifico morfogenetico, deve dirsi quel fattore cui ne è dovuta la «localizzazione», dal quale dipende cioè il punto dell’embrione in cui il processo si inizia.
Con questa definizione non si esclude naturalmente che in certi casi, come p. es. nelle galle delle piante, dipenda, in parte dalla causa anche il carattere specifico dell’effetto, mentre per lo più questo carattere specifico dipende unicamente dalla «potenza prospettica».
Herbst[1] pel primo ha sottoposto le cause della determinazione della forma, ad una spiegazione teorica e analitica profonda. Egli distingue le due grandi classi di impulsi direttivi e formativi: in seguito ai primi delle formazioni istologiche già esistenti mutano di luogo crescendo o migrando in modo tipico e per ciò appunto rientrante nello sviluppo della forma; in conseguenza degli ultimi, sorgono nuove formazioni embriologiche.
- ↑ Herbst - Biologisches Centralblatt. Vol. 14 e 15 1894-5. — Formative Reize in der tierischen Ontogenene. Leipzig, 1901.