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344 | rivista di scienza |
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Questa è l’idea capitale della teoria, al cui sviluppo l’Autore consacra i primi quattro capitoli del suo libro.
Si comprende perchè il Rignano abbia chiamato la sua ipotesi col nome di epigenesi: perchè la causa del differenziarsi delle singole parti starebbe fuori di ognuna di queste parti, starebbe solo in una zona centrale contenente quei tali elementi potenziali, esterna a tutte le parti che variano. L’elemento preformistico starebbe poi nascosto nella prima metà della parola centro-epigenesi.
Sebbene il Rignano abbia giudicato assai severamente i germi preformistici, ognuno vede come egli sia rimasto in gran parte, forse a sua insaputa, sul medesimo terreno. Anzi la parte preformistica del suo sistema prepondera sull’altra. Anche qui i costituenti della sostanza germinale rappresentano qualche cosa, non già dei caratteri o delle parti materiali dell’organismo adulto, ma dei processi, dei processi che una volta ebbero luogo negli antenati, e che si ripeteranno or ora nel corso dello sviluppo del nuovo organismo; anche qui essi sono particelle rappresentative sui generis. Bisogna inoltre osservare che siccome a questi singoli processi morfogenetici corrisponde evidentemente un dato modo di essere e dei caratteri determinati dell’embrione ad un determinato stadio, ne viene di conseguenza che se uno di quei tali elementi potenziali del plasma non rappresenta una data parte del corpo, rappresenta però indirettamente, pel tramite dei processi specifici da esso iniziati, tutti quei caratteri che contraddistinguono l’embrione ad un momento dato del suo sviluppo e che sono dipendenti da quei processi specifici messi in azione dal liberarsi dell’energia potenziale dell’elemento medesimo. Il sistema del Rignano impropriamente è stato dunque battezzato come epigenesi. Essenzialmente è un preformismo, poichè gli elementi preformistici che esso ammette determinano la qualità, l’intensità, la localizzazione, e la successione di tutti i processi morfogenetici epigenetici. Se stesse a me di battezzarlo chiamerei questo sistema col nome di centro-preformismo[1].
L’idea fondamentale dell’ipotesi, di far dipendere tutte le modificazioni che han luogo ad un dato stadio nell’embrione da elementi centrali che attivano la propria energia è un’idea che mi sembra originale, suggestiva e soprattutto suscettibile di esser saggiata por via sperimentale. Non dico con ciò che sia vera. Già non è stretto dovere delle ipotesi di essere vere; basta che servino a qualche cosa in un dato momento della ricerca.
Non posso qui seguire il Rignano in tutti gli sviluppi, e applicazioni, ch’egli ha dato alla ipotesi della centro-epigenesi.
- ↑ Solo ammettendo che gli elementi potenziali si attivassero tutti quanti allo stesso momento, ipotesi che l’Autore non senza motivo ha respinto, avremmo uno sviluppo epigenetico puro.