< Pagina:Rivista di Scienza - Vol. I.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
370 rivista di scienza

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rivista di Scienza - Vol. I.djvu{{padleft:380|3|0]]

RIVISTA DELLE RIVISTE.

Riviste italiane.

Scorrendo le Riviste d’ordine generale pubblicate durante quest’anno, ci fermiamo sopra alcuni articoli che c’interessano più da vicino, senza la pretesa di rispecchiare sistematicamente il movimento di pensiero espresso in codesti periodici.


Rivista di Filosofia e Scienze affini. — Nel fascicolo di gennaio-febbraio 1907, Roberto Ardigò discorre di «Tesi metafisica, ipotesi scientifica e fatto accertato», confutando le critiche rivolte al positivismo da F. Enriques nei «Problemi della Scienza»[1].

L’Ardigò sostiene che:

1° Il concetto della Metafisica che deve adottarsi come rispondente al senso classico della parola, in opposizione al suo significato volgare, è quello di un sistema d’immagini che si faccia valere come segno di una realtà trascendente, convertendo l’ipotesi in tesi definitiva. Perciò non deve confondersi colla Metafisica l’ipotesi scientifica accolta nel campo delle scienze naturali, si tratti pure di ipotesi come quelle dell’atomo, dell’etere ecc.

2° L’accusa di agnosticismo non colpisce il positivismo in genere, ma soltanto alcuni positivisti. Del pari è ingiustificata l’accusa mossa al positivismo di riguardare la Scienza come definitivamente fatta.

3° La definizione della realtà sviluppata da Enriques non tiene conto dell’analisi psicologica ardigoiana, la quale rifiuta l’idealismo, risalendo direttamente dalla sensazione percettiva al suo stimolo (oggetto), come dall’effetto alla causa.

Ci sia consentito di rispondere in proposito con brevi osservazioni:

1° Ciò che voglia intendersi por Metafisica è una questione di definizione, e perciò contiene qualcosa d’arbitrario che può essere determinato in vista di scopi diversi. L’Ardigò attribuisce alla parola un senso che mette in evidenza il lato vizioso delle metafisiche. L’Enriques, ritenendo ormai vinta codesta battaglia,

  1. Bologna - Nicola Zanichelli - 1906.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.