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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rivista italiana di numismatica 1889.djvu{{padleft:231|3|0]]allora approvati non si trova alcuna allusione a monete trivulziane.

Che l’articolo sopra citato, fosse diretto contro monete da Ercole Teodoro Trivulzio introdotte nella Valle, si vede dal testo della legge che dice: “per Iddio Gratia libera da qualsivoglia Souvranità di Principe et Signore” mentre su nessuna altra moneta conosciuta, anteriore al mezzo filippo di Ercole e quindi al 1661, troviamo il titolo di Principe della Valle Mesolcina.

Questo in aggiunta a quanto già scrissero i Fratelli Gnecchi nella loro splendida opera a “Le Monete dei Trivulzio[1] dimostra, che fu Ercole Teodoro [2]

  1. Gnecchi. Le Monete dei Trivulzio. pref. pag. XXVII «noi abbiamo avuto la ventura di trovare un mezzo filippo che senza alcun dubbio gli appartiene (a Ercole), o diremo più propriamente abbiamo rettificata Vattri buzione di una moneta che si credeva appartenere ad Antonio Teodoro, restituendola a Ercole

    Non crediamo inutile ripetere la leggenda del suddetto mezzo filippo, togliendola all’opera cit., pag. 26, Num. 2.

    Mezzo filippo gr. 13.800.
    D. — THEO . TRTVL . S . R . I . ET . VAL . MISOL . PRINCE .

    Busto corazzato a destra, tosta nuda.

  2. o Laico, ardisca citare in giudicio fuori della Valle persona alcuna che vi soggiorna, sotto pena, ecc. ecc.

    Nel 1518 la Lega Grisa, riunita la Dieta a Tronto, stabiliva in 6 capitoli le regole per la successione, e nel 1524, ancora in Tronto, vi aggiungeva 2 capitoli per l’«heredità de Biadeghi, Barbi et Amide» (abbiatici, zii e zie), ordinando fosser osservati dalle VIII Comunità d’essa Lega. Nel 1551, d’accordo colla Lega, si divise la Valle in 3 Vicariati, portando a 80 il numero dei Giudici in materia Criminale. Infine, oltre i 10 capitoli votati a Lostallo noi 1661, a chiarire le leggi del 1645 si approvavano 5 nuovi capitoli nella Centena tenuta ancora in Lostallo il 25 Aprile 1662.

    Gli ultimi 23 capitoli si trovano nel manoscritto del notajo G. B. Maffiolo. Questo il poco a nostra cognizione, giacendo il materiale per una storia della legislazione Mesolcinese inedito e polveroso negli archivi Patriziali.

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