< Pagina:Rousseau - Il contratto sociale.pdf
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 17 — |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rousseau - Il contratto sociale.pdf{{padleft:19|3|0]] membri della patria ma come suoi difensori.
Finalmente ogni stato non può avere a nemici se non altri stati e non degli uomini, poichè tra cose di diversa natura non puossi fissare nessuna vera corrispondenza.
Questo principio è eziandio conforme alle massime stabilite in tutti i tempi, ed alla [1]
- ↑ erano su ciò così scrupolosi che non era permesso ad un cittadino di servire qual volontario senza essersi espressamente impegnato contra l’inimico, e nominatamente contra il tal nemico. Una legione, in cui Catone il figlio faceva i suoi primi passi militari sotto Popilio, essendo stata riformata, Catone il padre scrisse a Popilio, che se voleva che il figlio continuasse a servire sotto lui, gli facesse prestare un nuovo giuramento militare, perchè il primo essendo stato annullato ei non poteva più portare le armi contra il nemico. E lo stesso Catone scrisse al figliuolo che si guardasse bene dal presentarsi alla battaglia se prima non aveva prestato quel nuovo giuramento. Io so che mi si potrà opporre l’assedio di Clusium ed altri fatti particolari; ma io cito delle leggi e delle usanze. I romani sono quegli che hanno meno trasgredito le loro leggi, e sono i soli pur anco che ne abbiano di così belle. Pel giuramento voluto da Catone padre, vedi Cic., de offic. L. 1, c. 2. Circa il fatto relativo all’assedio di Clusium, vedi Tito Livio, lib. 5, cap. 35-37.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.