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12 | rappresentazione di abramo e agar. |
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E da lui si partì,
E scostossi di lì
Quanto uno arco trarrebbe,
E del figliuol gl’increbbe;
360Et ebbe tal merzede,
Chè con si buona fede
Fece orazione a Dio,
Che l’Signor giusto e pio
In quel bosco, in quel monte
365Gli providde una fonte
D’un’acqua molto buona.
Cosi non abbandona
Chi ben pregar lo vuole.
Or su, non più parole
370Ecco chi ci mancava.
Giunge un Gobbo, e Benedetto dice:
Guarda chi s’aspettava!
Io mi vo’ innanzi fare.
To’, ve’, per non sudare
È venuto a cavallo.
375Cosa da rimandallo!
El Gobbo risponde a Benedetto:
Anzi, per far più presto.
El Festaiuolo dice:No, gl’intervien per questo
Che a chi par ben cantare
Sempre si fa aspettare;
380Non e’ dicitor buoni.[1]
El Festaiuolo segue voltandosi al Gobbo:
Or càvati gli sproni,
Et è il tuo luogo qui.
E voltandosi el Festaiuolo al padre co’ figliuoli dice:
Voi starete costì
Et ognuno al suo loco;
385La festa starà poco
A venire allo effetto.
Ora il Festaiuolo si volta al popolo, e pregandolo dice così:
- ↑ Allude alle convenienze teatrali, ma i veri dicitori buoni non fanno così. Le stampe più moderne hanno: Cosi i dicitor buoni: ma mi sembra che guastino il senso. — Tutte le stampe hanno: No, gli intervien pur questo; per legare il verso coll’ antecedente ho corretto: per questo.