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218 parte ii. — la grande prateria degli apaches.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Salgari - Il re della prateria.djvu{{padleft:224|3|0]]è una specie di tabacco forte messo in infusione nell’acquavite, poi fatto seccare al sole e mescolato con tabacco ordinario estratto dal sommaco, l’accese con tutta gravità e aspirò tre boccate pronunciando il nome di Wacondah,[1] e gittando il fumo verso i quattro lati dell’orizzonte.

Compiuta quell’importante cerimonia, fece passare la pipa a Sanchez, il quale, dopo alcune boccate, la diede al marchese.

Quando tutti visi-pallidi, sotto-capi e vecchi ebbero aspirato alcune boccate, il Sackem riprese la parola.

— Mio fratello viso-pallido, ora che ha fumato coi suoi fratelli rossi il calumet di pace, può parlare; ma badi che la sua lingua non sia biforcuta; altrimenti non risponderò più della sua capigliatura! Ho detto! —

Dopo quell’esordio poco incoraggiante, il Sackem si assise sui talloni ed incrociò le braccia sul petto in attesa delle parole di Sanchez.

— Mio fratello il Saltatore, — disse il messicano, — diffida ancora di noi ed ha torto. Noi siamo venuti nel campo degli Apachi con intenzioni tutt’altro che ostili, e il Grande Spirito[2] è testimone della lealtà delle mie affermazioni.

— Che mio fratello spieghi lo scopo della sua visita. Gli Apachi sono leali e non odiano che i loro nemici del Gran Nord (yankee) e del gran sud (messicani).

— Quest’uomo, — rispose il messicano additando il marchese, — è un gran Sackem del suo paese, che si trova lontano assai, al di là dei mari, ed è amico dei visi-rossi delle regioni del sud. Egli è qui venuto a cercare un grande capo degli Apachi suo amico, ed un altro capo che è suo parente e che qui venne condotto, molti anni or sono, durante la stagione del wasipi-ou (luna della pazza avena e che corrisponde al principio dell’autunno).

Dimmi, Sackem, hai mai udito parlare del capo Grand’Aquila, la cui tribù si trova presso la Sierra Carriso e la valle Tuneka? Parla, e che la tua lingua sia leale. —

Udendo quel nome, il capo indiano, che aveva ascoltato fino

  1. Il dio degli Indiani.
  2. Con questo nome chiamano pure il loro dio.
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