Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
114 | lettere di fra paolo sarpi. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Sarpi - Lettere, vol.2, Barbèra, 1863.djvu{{padleft:122|3|0]]anco pel segretario dell’eccellentissimo Foscarini, se verrà in qua, il quale è persona molto sensata e d’acutissimo spirito; e quanto alla Religione, è persona media e discreta. Desidero che lo vegga, e parli con esso lui con confidenza delle cose del mondo; attesochè l’esser egli informato può essere causa di bene al regno ed al pubblico, per continuare segreta intelligenza e confidenza. Ed acciò ne abbia occasione, egli le porterà una mia lettera. A lui ho consegnata l’instruzione pel signore di Thou: resta ch’egli faccia come scrissi per la lettera interpretata da... Poco buona speranza si può avere di Condé, essendo hostium artibus infectus. Dio faccia che tutto riesca a sua gloria.
- Venezia, 31 agosto 1610.
CLI. — Al signor De l’Isle Groslot.[1]
Passando così lungo tempo prima che si possa aver una risposta da Parigi, non mi meraviglio se alcune volte pare a V.S. che alcuna delle lettere sue sia smarrita. Quaranta due giorni passano per aver risposta da Parigi, e per averla da lei 56. Con tutto ciò, io ho molto bene a memoria d’aver ricevuto le due sue delli 23 giugno e 5 luglio; nell’ultima delle quali avendomi Ella scritto ch’era sul partire per andare ai bagni, restai di rispondere per timore che la mia, capitando in sua assenza, corresse qualche pericolo; e ho aspettato a scriverle
- ↑ Edita in Ginevra ec., e posta a pag. 271.