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lettere di fra paolo sarpi. | 355 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Sarpi - Lettere, vol.2, Barbèra, 1863.djvu{{padleft:363|3|0]]gran regno nell’Arabia Felice, chiamato Aden, situato immediate fuori la bocca del Mare Rosso sopra l’Oceano; per il che è fatto una gran giunta al Turco di paese e ricchezza, per l’esser là l’imperio principale di quell’Arabia. Di nuovo bacio la mano a V.S., pregandole da Dio Nostro Signore il compimento dei suoi desiderii.
- Venezia, il 24 ottobre 1612.
CCXXIII. — Al medesimo.[1]
L’ultima mia scritta a V.S. fu delli 24 del passato. Or ora ricevo la sua delli 16 ottobre, alla quale risponderò a passo a passo, così leggendola; perchè non ho più di mezz’ora di tempo alla partita dal corriere: al rimanente non sarà risposto per questo, ma risponderò lo spaccio seguente.
Io non dubitavo che la fama venuta da Roma di lettera scritta da monsieur di Buglion non fosse un artificio;[2] ma ho voluto scriverlo per non restare d’avvisarla di tutto quello che va attorno.
L’intestatura del ramo di Po da Tramontana non ha potuto porger materia a Roma di risentimento, per esser un luogo distante dai confini ecclesiastici più di dieci miglia, e lasciando anco tre altre bocche superiori a quella nello stato della Repubblica; ma che ne debba seguire, e ben presto, quello che V.S. giudica, sarà senza dubbio. Io non ho inteso ancora che a Roma si faccia trattato con-