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lettere di fra paolo sarpi. 357

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Sarpi - Lettere, vol.2, Barbèra, 1863.djvu{{padleft:365|3|0]]rispetti mi è stata acerba, m’aggiunge anco questo dispiacere, che sia causa di differire l’esecuzione di tanta utilità. Avendo ricevuto il libro di Barclay (e ringrazio anco l’autore con una mia lettera), non fa bisogno che V.S. m’invíi quell’altro esemplare; ma Ella ne farà quello che le piacerà.

È cosa verissima che i sospetti di qui sono superflui e guastano tutto, e che ogni mancamento viene da questa parte, in materia di corrispondenza con li Stati. Io spero pur in fine che si vi troverà modo, incominciando però da ambasciatore ordinario: di che le scriverò per la seguente più a lungo e con qualche risoluzione, se chi mi promette di darmela, potrà farlo. Qui si ha da Lione la morte del principe di Soissons.[1] Non posso esser più lungo; ma qui facendo fine, a Vostra Signoria bacio le mani.

Di Venezia, il dì 20 novembre 1612.




CCXXIV. — Al medesimo.[2]


Dappoi che la stagione è fatta così umida, questi corrieri non servano tempi: il che è causa che le lettere non arrivano nei tempi corrispondenti. Questo ultimo, giunto ieri, mi ha portato quelle di V.S. dei 3 ottobre e 1 novembre. In quelle avvisando Ella di aver ricevuto la mia dei 25 settembre, scorgo che nessuna è perduta; perchè ai 9 ottobre non scrissi, non credendo che il corriere partisse, poichè non era giunto quello che doveva venire da Lione.


  1. Vedi la pag. che segue e la nota 1.
  2. Stampata come sopra, pag. 519.
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