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etnologia giuridica | 99 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Scientia - Vol. VIII.djvu{{padleft:107|3|0]]presi, ed in misura cospicua, gli usi, le consuetudini, le leggi, nonché leggende, miti, simboli, connessi direttamente od indirettamente con la vita giuridica popolare.
Si venne così gradatamente raccogliendo una estesa serie di documenti giuridici, relativi ad un numero considerevole di popoli, appartenenti alle più diverse famiglie etniche; ma tali documenti non venivano considerati isolatamente; essi erano dispersi nel vasto insieme dei dati riflettenti tutta la fenomenologia sociale dei diversi popoli studiati; uè gii etnologi curavano di avvalersi di questi preziosi materiali per scoprire il processo generale di sviluppo del diritto, od almeno di singole istituzioni giuridiche.
II.
A Bachofen spetta il merito incontestabile di avere pel primo utilizzato i documenti etnografici per la determinazione dell’esistenza e dei caratteri delle fasi più arcaiche dell’evoluzione familiare.[1]
Egli si propose di indagare se l’organizzazione patriarcale dei gruppi domestici, che si riscontra presso i popoli più evoluti, anche nel periodo iniziale della loro storia, fosse stata preceduta da altri tipi di struttura familiare; di delineare i caratteri più salienti di questi tipi; e di studiare i rapporti di successione che li legano fra loro e col patriarcato. Partendo dal concetto fondamentale che i miti contengono un nucleo di verità, e che essi possono considerarsi, allorché sono conservati e trasmessi genuinamente, come l’espressione dello stato psicologico e sociale dell’umanità primitiva, Bachofen impiegò nelle sue ricerche un vasto materiale di carattere prevalentemente mitologico, relativo specialmente al campo etnico greco-italico, in rapporto al quale la sua erudizione era vastissima e sicura.
Il metodo adoperato dal Bachofen consiste nella ricerca di tutti quegli elementi, riscontrati nel materiale utilizzato,
- ↑ Le opere del Bachofen, riflettenti la storia della famiglia, sono le seguenti: 1.° Das Mutterrecht, 1861. Essa è il capolavoro di lui ― 2.° Antiquarische Briefe, 2 voi., 1880-1886. Dati importanti fornisce anche l’altra Opera: Die Sage von Tanaquil, 1870. Un riassunto pregevole del Das Mutterrecht fu dato da Giraud-Teuxon nella sua memoria: La mère chez certains peuples de l’antiquité.