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cciv | Prefazione |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Sonetti romaneschi I.djvu{{padleft:216|3|0]]{| style=font-size:95%
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E in ogni strato eravi
Impresso un qualche oggetto
O cosa che nel mondo
Gli dette più diletto.
Dipinta fu trovata
Con tinta assai gagliarda
Una cuffia da donna
In punta a un’alabarda.[1]
V’era in un’altra foglia,
Ma questo cancellato,
Scritto con cifre ignote
Il bene dello Stato.
Polvere, palle e schioppi,
Uccelli, cani e belve,
E un cacciator mitrato
Dipinto tra le selve.[2]
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In molte foglie poi
V’eran con tratti arditi
Impressi una gran folla
Di Padri Gesuiti.[3]
Vi si vedeva ancora.
Ma scancellato affatto.
Con barba e con cappuccio
Di Micara il ritratto.[4]
Nel mezzo poi del cuore
(Chi ’l crederebbe, oh Dio?)
Impresso fu trovato:
Caro Pietruccio mio![5]
Dissero allora i fisici:
“Oh corpo del demonio!
Avea lo stesso istinto
Costui di sant’Antonio.„
. . . . . . . . . . . . . .
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- ↑ Allude agli amori che, da monsignore, Leone aveva avuto con la bellissima moglie dello svizzero Pfyffer, comandante delle guardie di Palazzo, Al qual proposito erano stati fatti anche quest’altri versi:
Passando Della Genga, un forestiero
Domandò: — Quello è il Santo Padre, è vero?
E il Capitan de’ Svizzeri che udì,
Rispose: — Santo, no; ma Padre, sì.
- ↑ Perchè appassionatissimo per la caccia; onde l’altro noto epigramma:
Quando il Papa è cacciatore
I suoi Stati son le selve,
I ministri sono i cani
Ed i sudditi le belve. - ↑ A cui Leone restituì il funesto monopolio delle scuole del Collegio Romano, le quali, da Clemente XIV in poi, erano state rette da sacerdoti secolari.
- ↑ Non so a che dissapore tra lui e il cappuccino cardinal Micara alluda. Forse, alla fallita missione del Micara presso il Re di Napoli, per ripristinare l’atto di vassallaggio della Ghinea.
- ↑ Pietro Fumaroli, suo favorito, “homme de si mauvaise renommée, que nous avons nous même, tout enfant, entendu dire à Della Genga,„ (cioè lo stesso Leone XII), "alors vicaire de Rome, qu’ il avait du l’éloigner de lui à cause de sa vie scandaleuse. Le Pape l’appela près de lui, il devint son confident et son ami. C’était un ancien entrepreneur de travaux publics, qui s’était enrichi dans