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168 Sonetti del 1831

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LO STATO DER PAPA

  Come er Papa ha da stà ssenza lo Stato
Quann’è vicario lui de Ggesucristo?
M’ha ddetto er Coco a me de San Calisto[1]
Che insinente[2] a ddiscorrene è peccato.

  Ggesucristo c’ha ttanto faticato
Pe’ ffacce tuttoquanto avemo visto,
Doverìa cede puro a chi è più tristo
Sto cantoncel de monno conzagrato?!

  Cede un par de cojjoni! E dde sto passo
S’arriva a llevà Iddio dar paradiso,
Pe’ mmettece in zu’ logo Satanasso!

  Duncue pare che ssii bell’e indisciso
Ch’er Zantopadre a sto monnaccio è ll’asso,[3]
E ppò ddì riso ar farro e ffarro ar riso.


In legno presso il Fosso, D’er medemo - 11 ottobre 1831

  1. Chiesa e Convento de’ Monaci Benedettini, donde uscì Pio VII.
  2. Sino.
  3. L’asso è la principal carta alla briscola e a vari altri giuochi popolari.
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