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236 Sonetti del 1831

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LA BBONA FAMIJJA

  Mi’ nonna a un’or de notte che vviè Ttata
Se[1] leva da filà, ppovera vecchia,
Attizza un carboncello, sciapparecchia,[2]
E mmaggnamo du’ fronne d’inzalata.

  Quarche vvorta se fâmo[3] una frittata,
Che ssi[4] la metti ar lume sce se specchia[5]
Come fussi[6] a ttraverzo d’un’orecchia:
Quattro nosce,[7] e la scena[8] è tterminata.

  Poi ner mentre ch’io, Tata[9] e Ccrementina
Seguitamo un par d’ora de sgoccetto,[10]
Lei sparecchia e arissetta[11] la cuscina.

  E appena visto er fonno ar bucaletto,
’na pissciatina, ’na sarvereggina,
E, in zanta pasce, sce n’annamo a letto.

28 novembre 1831 - Der medemo

  1. Se.
  2. Ci apparecchia.
  3. Ci facciamo.
  4. Se.
  5. È trasparente.
  6. Fosse.
  7. Noci.
  8. Cena.
  9. Mio padre.
  10. Lo sgoccetto, lo sgoccettare è quel “seguitare a sbevazzare alcun tempo„.
  11. Rassetta.
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