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118 Sonetti del 1832

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LA POVERELLA

2.

  Fate la carità, ssiggnora mia,
In onor der grorioso san Cremente:
Conzolate sto pover’innoscente
Che ppe la fame me sta in angonìa.

  Eh ajjutateme voi tra ttanta ggente,
Eh ffatemela dì ’na vemmaria[1]
Ar zagro core de Gesùmmarìa:
Mezzo bbaiocco a vvoi nun ve fa ggnente.

  Ah llustrissima, nùn m’abbandonate,
Che la Madonna ve pôzzi concede[2]
Tutte le grazzie che ddisiderate.

  Pe l’amor de Maria der bon conzijjo,
Soccorrete una madre che vve chiede
Quarche ssoccorzo da sarvajje[3] un fijjo.

25 settembre 1835

  1. Un’ave-maria.
  2. Vi possa concedere.
  3. Salvarle.
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