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164 Sonetti del 1832

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NISSUNO È CCONTENTO

  Che nnova sc’è? nnun te l’avevo detto?
Nun zò ancora le bbujje[1] terminate,
C’ariecchete st’antre chiacchierate[2]
Contro de sto governo poveretto.

  Nun potenno ppiù avé cquadrini in Ghetto,[3]
Pe’ ppareggià l’introito co’ l’entrate
Voleveno aristrigne le mesate;
E ttutti s’arivorteno ar proggetto!

  E ddisceveno jjeri scerti tali:
“Perchè a nnoantri soli sto bber fatto,
E sse pagheno poi li cardinali?„.

  Ma cchi pparla a sto modo è un cazzo-matto;
E averìano d’intenne st’animali
Che cquella llì nun è mmesata: è ppiatto.[4]


Roma, 28 novembre 1832

  1. Romori liberali dell’anno 1831.
  2. Richiami, critiche, ecc.
  3. Ricinto degli Ebrei. Vedi su questo fatto i sonetti...
  4. Nome della paga cardinalizia.
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