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202 Sonetti del 1832

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LI SPARAGNI

  Vivenno papa Pio messe uguarmente
A Rroma un Presidente[1] per Urione.[2]
Come fu mmorto lui, papa Leone
Ristrinze ogni du’ Urioni un Presidente.

  Ma a li sette scartati puramente[3]
Je seguitò a ffà ddà la su’ penzione.
Poi venne un antro Pio d’antra oppiggnone[4]
C’arimesse cuer ch’era anticamente.

  Però li sette Presidenti novi,
Lui nu li ripijjò da li levati,
E pperò st’antri musi oggi sce trovi,

  Nun c’è mmejjo che cquanno se sparagna!
E accusì da cuattordisci pagati
Mó ssò vventuno, e oggnun de cuesti magna.


Roma,3 dicembre 1832

  1. Presidenti di Polizia, che equivalgono anche in certo modo a’ giudici di pace ne’ minimi affari civili.
  2. Rione. Sono in Roma XIV.
  3. Altresì.
  4. Opinione.
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