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Sonetti del 1832 269

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LE MURA DE ROMA

  Mó cc’è un editto c’a sta Roma caggna
Je vonno ariggiustà ttutte le mura;[1]
Ma ssi nun è che cquarcuno sce maggna,
Nun te pare, per dio, caricatura?

  Se pò ssapé dde cosa hanno pavura?
Che li Romani scappino in campaggna?
De li preti ggnisuno se ne cura,
Perchè ddrento in città sta la cuccaggna.

  Si ppoi semo noantri secolari,
Sc’è bbisoggno de muri e de cancelli
Pe’ ffacce restà ddrento a li rippari?

  Pe’ ppoche pecoracce e ppochi agnelli
Dati in guardia a li can de pecorari
Bbasta una rete e cquattro bbastoncelli.


Roma, 22 dicembre 1832

  1. Questa risoluzione fu realmente presa sotto il pontificato di Leone XII.
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