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350 Sonetti del 1833

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ER CARNOVALE SMASCHERATO

  Nonna, a li tempi ch’èrimo frittura[1]
E jje sfilamio[2] la conocchia e ’r fuso,
Se schiaffava[3] una mmaschera, e cco st’uso
Sce[4] fasceva stà bboni e avé ppavura.

  Me capischi? È ll’età cquella che scuso:
Cos’ha da fà una povera cratura
Cuanno sta sgangherata[5] prelatura
Nun pò vvéde[6] le mmaschere sur muso?

  Leva cuer po’ de mmaschere, che rresta
Der Carnovale? un torzo lisscesbrisscio,[7]
Un urinale che nnun abbi vesta.

  Ma sti cazzacci cqui ppieni de pisscio
Ar Papa j’arivòrteno[8] la testa
Come fussi una bboccia ar gioco-lisscio.[9]


Roma, 13 gennaio 1833

  1. Eravamo fanciullaglia: come pescetti da friggere.
  2. Sfilavamo.
  3. Schiaffare: mettere vivamente (brusquement).
  4. Ci.
  5. Sgangherata.
  6. Vedere.
  7. Liscio, nudo.
  8. Rivoltano.
  9. Terreno battuto e chiuso da sponde in parallelogrammo, per giuocarvi alle bocce.
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