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Sonetti del 1833 377

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ER PREDICATORE

  Un gran predicatore ha ppredicato
Oggi a la cchiesa de Sant’Agustino!
Sentime:[1] un antro Padre Remolino
Nun c’è oro che ppòzzi[2] èsse pagato.

  Pe’ pperzuade[3] a ttutti ch’er peccato
Nun è una cosa bbona, Ggiuacchino,
Sto bbon zervo de Ddio parla latino
E sse smazza[4] che ppare un spiritato.

  T’abbasti cuesto cqui, cche a l’improviso
Ha ddato sopr’ar purpito un cazzotto
Che mm’ha ffatto strillà: “Ppòzzi èsse impiso!.„[5]

  Che aratore,[6] per dio! che omo dotto!
Sino è arrivato a ddì cche in paradiso
Nun pò entracce[7] oramai che un cacasotto![8]


Roma, 19 gennaio 1833

  1. Sentimi.
  2. Possa.
  3. Persuadere.
  4. Smazzarsi: scalmanarsi.
  5. Che tu possa essere impiccato: frase napolitana, in onore anche a Roma.
  6. Oratore, intendiamoci bene.
  7. Entrarci.
  8. Un fanciulletto.
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