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392 | Sonetti del 1833 |
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ER MEDICO DE ROMA.
Un Medico bbruggnano[1] ha vvisitati
scent’ommini,[2] e ll’ha mmessi a lo spedale:
mica cche ssiino st’ommini ammalati,
ma ppe’ impedijje che nnun stiino male.
Potrìano ammascherasse[3] a ccarnovale,
e accusì, ddioneguardi, ammascherati
pijjasse[4] una frebbaccia accatarrale,
e mmorì, ddioneguardi, accatarrati.
«Bbisoggna prevedelli li malanni»,
lui disce; «e a ttemp’e lloco un lavativo
conzerva er culo e ffa ccacà ccent’anni».
Sto dottore chi è? ccome se chiama?
Er nome nu lo so, ma sso cch’è vvivo
e sta ar Palazzo de Piazza Madama.[5]
Roma, 24 gennaio 1833
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