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396 Sonetti del 1833

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LA PRIMA CANTERINA

  La fijja a Ttordinone[1] de cuer vecchio
Che nnun je vò ffà mmette er cappelletto,[2]
Pe’ vvia de scert’affari d’un vertecchio[3]
Che ttrovorno co’ llei drent’in nel letto:

  Sì, Romea, la regazza de Ggiujjetto,
Che sse[4] fà ccojjonà dda un mozzorecchio,
E ccanta in zepportura un minuetto
Accimata[5] ppiù mmejjo c’a lo specchio;

  Jerassera era tanta arifreddata,
Che ffesce annà la musica a ccazzotti,
E nnun pareva mai risusscitata.

  Se pò ccantà ttossenno,[6] eh ggiuvenotti?
Meno male sarìa fà una cantata
Co le moroide o li ggeloni rotti.


Roma, 25 gennaio 1833

  1. Tor-di-Nona: teatro dell’opera.
  2. Allude ai Capuleti e Montecchi, tragedia lirica del Romani, messa in musica dal Bellini.
  3. Vedi la nota precedente. Il vertecchio è l’anello che si aggiunge al fuso.
  4. Se.
  5. Azzimata.
  6. Tossendo.
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