< Pagina:Sonetti romaneschi II.djvu
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta.
44 Sonetti del 1832

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Sonetti romaneschi II.djvu{{padleft:54|3|0]]

LA CAROTARA

  Lassamo stà la pifera[1] c’ha in faccia,
Nun guardamo quer po’ de rastijjera,[2]
Passamo ch’è ’na bbannerola[3] vera
’na ladra da impiccà, ’na ruffianaccia.

  Ma ppe’ le miffe[4] sole che llei spaccia
Pe’ ffa ’gnisempre la confusioniera,
Bisognerebbe co’ mod’e mmagnera[5]
Un giorn’o ll’antro roppeje[6] le bbraccia.

  Eppuro te la trovi foravia[7]
Sempre co’ la corona tra le deta,
Come annava la Vergine Mmaria.

  E cquanno in Chiesa sta santifisceta[8]
Vede uscì er prete for de sagrestia,
Je s’accosta e jje bascia la pianeta.

20 gennaio 1832

  1. Lungo naso e largo.
  2. Rastrelliera. Qui per “isconcia dentatura„.
  3. Senza carattere.
  4. Menzogne.
  5. Modo e maniera.
  6. Romperle.
  7. Fuori, per via.
  8. Santificetur, donna pia.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.