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Sonetti del 1833 93

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ANTRO[1] È PPARLÀ DDE MORTE, ANTRO È MMORÌ

  Eh, bbisoggna trovàccese,[2] Sor Diego,
Ar caso che vve tajjino[3] er boccino.[4]
Se[5] fa ppresto de dillo:[6] io me ne frego;[7]
Ma, ar fatto è un’antra sorte de latino.[8]

  Oh incirca a le vertù, nnun ve lo nego,
Un assassino è ssempre un assassino.
Però,[9] la vita, nun zo ssi mme[10] spiego,
Tanto va a ssangue[11] a un ré, cquant’a un burrino.[12]

  M’aricorderò ssempre un marvivente,[13]
Che l’aveva davero er cor’in petto,
E cche la Morte je pareva ggnente.

  Eppuro,[14] ar punto de perde[15] la vita,
Spennolava[16] la testa sur carretto,
Che sse[17] sarebbe creso[18] un Gesuita.

30 ottobre 1833

  1. Altro.
  2. Trovarcisi.
  3. Vi taglino.
  4. La testa.
  5. Si.
  6. Di dirlo, a dirlo.
  7. Io me ne rido, non me ne cale.
  8. È un’altra cosa.
  9. Purtuttavia.
  10. Non so se mi.
  11. Tanto interessa.
  12. Villano.
  13. Malvivente.
  14. Eppure.
  15. Di perdere.
  16. Spenzolava.
  17. Si.
  18. Creduto.
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