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Sonetti del 1834 203

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LI MURATORI

  Vedi quann’[1] er demonio nun ha ggnente
Da penzà a ccasa sua, si cche[2] ffervori
Pe’ rruvinà nnoantri[3] muratori
Fa vvienì ne la testa de la ggente!

  S’ha da inventà un Oremus propiamente
P’er terremoto! ch’è un po’ de vapori
Che sse[4] vònno fà strada pe’ usscì ffori,
Cosa siggnoriddio tant’innoscente!

  E ccome fussi[5] poco, s’ha da mette[6]
Sti filacci de ferro in oggn’artura,[7]
Pe’ rroppe li cojjoni[8] a le saette!

  Cristo! lo capirebbe una cratura:[9]
Co tutte st’invenzione mmaledette
Nun ze[10] chiama un peccà ccontro natura?

19 marzo 1834

  1. Quando.
  2. Se quali.
  3. Noi altri.
  4. Che si.
  5. Fosse.
  6. Da mettere.
  7. Ogni altura.
  8. Per rompere i coglioni alle, ecc.: per infastidire le, ecc.
  9. Creatura.
  10. Non si.
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