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278 Sonetti del 1834

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LO STROLIGO

  Va’ in d’una strada, indove sce se fa
Cquarche gran scavo in de la terra, e ttu
Vederai che ggnisuno sa ppassà
Si nun z’affaccia e ssi nun guarda ggiù.

  Che conziste[1] sta gran curiosità?
Nun è la terra ggiù ccome che ssù?
Cosa spera la ggente in quer guardà?
Che sse scopri[2] er burrò dde Bberzebbù?

  Ma cquest’è ’r peggio ch’io nun zo ccapì,
Che ssibbè[3] nnun c’è un cazzo da vedé,
Invetrischeno l’occhi, e stanno llì.

  Er monno dunque è ppiù cojjon de mé
Che mme ne sto su sta loggetta, e cqui
Gguardo in celo le stelle e cquer che cc’è.

11 aprile 1834

  1. In che consiste.
  2. Si scopra.
  3. Sebbene.
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