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282 | Sonetti del 1834 |
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ER CONTINO
Chi? er zor Contino? Chi? l’amico novo
De la padrona, ossia de li padroni?
È una bborza co’ ttanti de cojjoni[1]
Piena d’oro e dd’argento come un ovo.
Mica ggnente si è nnobbile![2] Lu’ ha ttrovo[3]
Certe cartacce in certi credenzoni,
Che ccanteno che vviè dda li bbaroni
Effeccettera; e ggià cquesto l’ha pprovo.[4]
Lui le lingue der monno? le sa ttutte.
Parlà dd’asscenza[5] a llui?! Sete imbriache?
V’arisponne inzinenta ar zorreutte.
Lui viaggi?! È stato all’Indie-pastinache,
Ne la Rabbia-petrella[6] e in Galigutte,[7]
A rrimette le corna a le lumache.
14 aprile 1834
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