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362 | Sonetti del 1834 |
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MONTE-SCISTORIOFonte/commento: Sonetti romaneschi/Correzioni e Aggiunte[1]
Fra ttutti li ppiù mmejjo palazzoni
Monte-scitorio è un pezzo siggnorile.
Tiè bbannerola, orloggio e ccampanile,
Co un grossissimo par de campanoni:
Ventiscinque finestre, e ttre pportoni
Fra cquattro colonnette incise[2] a ppile,[3]
Du’ cancelli de fianco, un ber cortile,
Funtana, scala-reggia e ggran zaloni.
L’unica cosa sola che ffa ttorto
Ar Papa che cciarzò[4] li tribbunali,
È cche nun ciàbbi[5] fatto aggiuggne un orto.
Nun zapeva quer zommo Sascerdote
Quant’abbino bbisoggno li curiali
D’un zito pe’ ppiantacce[6]le carote?
7 giugno 1834
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