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Sonetti del 1833 31

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L'ARITRÒPICA[1]

  Eh ’ggnicuarvorta[2] che sse sii[3] guastata
La massima[4] der zangue, sora Nina,
Sce vo antro che ppìrole[5] de china
Pe’ aridà[6] la salute a un’ammalata!

  Guarda Checca: se trova mediscina
Ner Monno che in cuer corpo nun c’è entrata?
C’è ppiù ddonna de lei mejjo trattata,
Che nnun j’amanca er latte de gallina?

  Eppuro, ècchela llì. Cquann’io sciaggnede[7]
Jerzera a rriportajje[8] er biribbisse,[9]
Me parze[10] d’avé avanti un mort’in piede.

  Tiè ddu’ gamme accusì:[11] ttanta de panza...
Uhm, ssi er male da sé nnun fa un ecrisse,[12]
Pe’ llei dar tett’in giù[13] nnun c’è speranza.


Roma, 3 marzo 1833

  1. La idropica.
  2. Ogni qual volta.
  3. Si sia.
  4. Massa.
  5. Ci vuol altro che pillole.
  6. Ridare.
  7. Quand’io ci andai.
  8. Riportarle.
  9. Biribisso.
  10. Parve.
  11. Si deve accompagnare queste parole con un gesto di braccia.
  12. Crisi.
  13. Secondo le vie umane.
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