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410 Sonetti del 1834

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ER DEPOSITO[1] DER CONTE

  Eccolo cqua! cchi nun ha ffatto un cazzo[2]
Su la terra, e ssi[3] ha ffatto ha ffatto male,
Vivo, carrozze servitù e ppalazzo:
E mmorto, arme pitaffio e ffunerale!

  E un padre-de-famijja puntuale
Che mmore de fatica e de strapazzo,
Passa da le miserie a lo spedale,
E ddar letto a la fossa! oh Mmonno pazzo!

  Ma er tempo è ggalantomo: e un po’ de marcia
D’un Conte nun pò ffà cch’er zu’ deposito
O pprima o ppoi nun ze converti in carcia.[4]

  Allora, addio bbuscìe,[5] titoli e bboria:
E de tanti trofei mal’a pproposito
Sparirà dde cquaggiù ffin la memoria.

29 giugno 1834

  1. Mausoleo.
  2. Nulla.
  3. Se.
  4. Non si converta in calce, calcina.
  5. Bugie.
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