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412 Sonetti del 1834

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LA RILIGGIONE SPIEGATA E INDIFESA

  S’io fussi prete o ffrate, e avessi vosce
Deggna de fà ddu’ strilli a le missione,
E de sputamme un’ala de pormone
In onor de la grolia de la crosce,

  Sfodererìa[1] ’na predica ferosce
Pe’ spiegà cche la Santa Riliggione
Se pò[2] arissomijjalla a un tavolone
De sceraso, de mògheno[3] o de nosce.

  Tutto sta avé bbon stommico e bbon braccio
Da maneggiajje la pianozza[4] addosso
E ddajje er lustro a fforza de turaccio.

  E siccome a le vorte pò ssuccede[5]
D’imbatte[6] in quarche nnodo un po’ ppiù ggrosso,
Sciarimedia[7] lo stucco dela fede.

11 ottobre 1834

  1. Sfodererei.
  2. Si può.
  3. Il legno mahogoni, che da qualche nostro concittadino ho udito chiamare anche Morghen, facendolo parente del famoso calcografo.
  4. Pialla.
  5. Succedere.
  6. D’imbattere.
  7. Ci rimedia.
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