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62 | Sonetti del 1833 |
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UN CUADRO BBUFFO[1]
Chi è sto bbrutto vecchio caccoloso,
Che in logo de stà in pasce in zepportura,
Succhia co’ la bboccaccia er caporello[2]
De cuella donna, come una cratura?
Chì è sta vacca che nnun ha ppavura
De dà er latte a cquer po’ dde bbambinello,
Che ppare er Merdoccheo de la Scrittura,
O, cquanno nun è llui, pare er fratello?
A mmé ppuro[3] me piasce sto succhietto;
Ma ppe’ cquanto me spremo in comprimenti,
Ggnisuna bbalia vo attaccamme[4] ar petto.
Cuello averà ccent’anni, io nnun n’ho vventi
Er zuo sta bbasso, e ’r mio sarta[5] sur tetto:
Duncue? sarà er motivo de li denti.
Roma, 18 maggio 1833
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