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92 Sonetti del 1835

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LA MEDICATURA

  Va’ adascio,[1] fa’ ppianino, Raffaelle...
Cazzo, per dio! tu mm’arïòpri er tajjo.
Che spasimo d’inferno! Fermete... ajjo![2]
Cristo! me fai vedé ttutte le stelle.

  Eh mme sbajjo la bbuggera, me sbajjo.
Sbajji tu, cche mme scortichi la pelle.
Oh vvedi un po’ ssi ssò[3] mmaniere quelle
De medicà un cristiano a lo sbarajjo![4]

  So cc’a lo stacco de la pezza sola
Ciò intese[5] tutte l’angonie de morte
E strozzammese[6] er fiato in de la gola.

  Jeso! Sce[7] sudo freddo. Artro,[8] Madonna,
Che cchiodi e spine! Mamma mia, che ssorte
De patì! cche ttremà! pparo[9] una fronna.

17 gennaio 1835

  1. Adagio.
  2. “Ahi!.„
  3. Se sono.
  4. Come viene viene.
  5. Ci ho sentite.
  6. Strozzarmisi.
  7. Ci.
  8. Altro.
  9. Paia, sembro.
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