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Sonetti del 1835 | 107 |
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LE VISITE DER CARDINALE
La padrona sopporta quer zonajjo[1]
Der Cardinale, pe’ ffà un stato ar fijjo,
E pperchè in un bisoggno e in quarch’incajjo,
Sempre è cquell’omo che ppò ddà un conzijjo.
Je se[2] legge però llontano un mijjo
La noja, er vortastommico e ’r travajjo,
Benchè, ar venijje sù cquarche sbavijjo,[3]
Se l’annisconni[4] lei sott’ar ventajjo.
Vedi sta stanzia? Cqua cce viè un convojjo
De tutta ggiuventù dd’ogni miscujjo.
Bbe’, appena arriva Su’ Eminenza, è un ojjo.[5]
Lei, la padrona, se tiè[6] ssù a la mejjo;
Ma de tutto quel’antro guazzabbujjo
Nun ce n’è uno c’arimani svejjo.
22 gennaio 1835
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