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Sonetti del 1835 127

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RICCIOTTO DE LA RITONNA

  Chi? Vvoi? dove? co’ cquella propotenza?
Voi sete er gruggno de spaccià cqui accosto?
Voi cqua, pper dio, nun ce piantate er posto
Manco si[1] er Papa ve viè a ddà lliscenza.

  Via sti canestri, alò,[2] bbrutta schifenza.
E cc’è ppoco co’ mmé da facce[3] er tosto,
Ch’io sò ffigura de maggnatte[4] arrosto
E mme te metto all’anima in cusscenza.[5]

  Si tte scechi de fà n’antra parola,
Lo vedi questo? è bbell’e ppreparato
Pe’ affettatte[6] er fiataccio in ne la gola.

  State pe’ ttistimoni tutti quanti
Che sto ladro de razza m’ha inzurtato
E mm’è vvienuto co’ le mano avanti.

1 febbraio 1835

  1. Neppure se.
  2. Allons.
  3. Di farci.
  4. Di mangiarti.
  5. Te lo giuro sulla mia coscienza.
  6. Per affettarti.
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