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142 Sonetti del 1835

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LI STUDI DER PADRONCINO

  Si[1] er padroncino studia!? È una faccenna
D’arimane intontiti,[2] d’arimane.
Tira a schiattasse:[3] fa un studià da cane:
Apprica tanto, ch’è una cosa orrenna.

  Nun c’è antro pe’ llui che llibbro e ppenna,
Come si[4] ar monno j’amancassi[5] er pane.
Sta a ttavolino le ggiornate sane;
E ss’è ccopiato ggià Pparis e Vvienna.[6]

  Quarche vvorta er Perfetto[7] der Colleggio
Je sciarrìva[8] a llevà li frutti e ’r vino.
E llui s’incoccia[9] e vvò studià ppiù ppeggio.

  Je lo dico pur’io quanno je porto
La mutatura: “È mmejjo, siggnorino,
’n asino vivo c’un dottore morto.„

25 febbraio 1835

  1. Se.
  2. Da rimanere attoniti.
  3. A schiattarsi: a schiattare.
  4. Se.
  5. Gli mancasse.
  6. Vecchio romanzo notissimo alla plebe.
  7. Prefetto.
  8. Gli ci arriva.
  9. Si ostina.
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