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192 Sonetti del 1835

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LA DIPENNENZA DER PAPA,[1]

  Disce c’a ssentì er Papa in concistoro
Quanno sputa quarc’antro[2] cardinale
Sce sarebbe da facce[3] un carnovale
Da venne[4] li parchetti a ppeso d’oro.[5]

  Principia a inciafrujjà[6] cche ppe’ ddecoro
De tutto quanto er Monno univerzale
Vorrebbe dà er cappello ar tale e ar tale;
E cqui aricconta[7] le prodezze lòro.

  Ariccontate ste prodezze rare,
Passa a ddì: “Vvenerabbili fratelli,
Je lo volemo dà? cche vve ne pare?.„[8]

  Detto accusì, ssenz’aspettà che cquelli
Je diino la risposta de l’affare,[9]
Te li pianta e spidissce li cappelli.

27 aprile 1835

  1. [Questo sonetto è popolarissimo col titolo: Er Concistoro o Conciastoro. Ma il titolo che gli ha dato l’autore corrisponde meglio alla satira storica che vi è racchiusa. Anticamente, il Concistoro aveva grandissima autorità, e si riuniva più volte alla settimana per disbrigare le facende spirituali non meno che le temporali. A lungo andare, non v’ha dubbio che il Concistoro avrebbe annullato l’autorità papale, come i magnati polacchi annullarono quella regia, e i patrizi veneti quella del doge; ma i papi se ne accorsero in tempo, e lo esautorarono a poco a poco, spergiurando a modo loro le antiche costituzioni della Chiesa. Quando oggi si riunisce per l’elezione de’ nuovi cardinali, il Papa espone i nomi ei meriti de’ candidati, e pronunzia la vecchia formula? Venerabiles fratres! quid vobis videtur? ma non aspetta risposta; perchè ha già stabilito a suo piacimento le elezioni, e i cardi- nali non hanno alcun diritto di opporsi a’ suoi voleri.]
  2. Altro. [E lo sputa è comicissimo, anche perchè sputare o fare i cardinali, in romanesco, significa: “sputar sangue.„]
  3. Farci.
  4. Vendere.
  5. [Variante popolare: È ppropio 'na commedia, un carnovale, Da pagà li parchetti a ppeso d’oro.]
  6. Imbrogliare. [Var. pop.: Comincia a spampanà.]
  7. “Venerabiles fratres,... quid vobis videtur?„
  8. [Var. pop.: Je mettino la bbocca in ne l'affare]
  9. [Var. pop.: Vorta er culo.]
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