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Sonetti del 1835 251

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LA SCIANCHETTA[1] SANTISSIMA

  Quanno l’apprivativo[2] fu abbolito,
La padrona pe’ mman d’un cardinale
Presentò ar zanto Padre un momoriale
Pe’ ottené li limenti[3] dar marito.

  Er Papa repricò ttutto compito:
“Noi cqui la nostra utorità ppapale
Nu la vojjamo usà. Cc’è ir tribbunale,
Siconno er novo codisce, ch’è uscito.„

  La povera Siggnora che cce crese[4]
Staccò ttutte le carte che tt’ho ddetto,
Citò cquer cane, e pprincipiò le spese.

  Custruito[5] er giudizzio, un ber[6] bijjetto
Der Papa ar presidente lo sospese,
E accusì tterminò sto trabbocchetto.

27 agosto 1835

  1. La insidia, il tradimento ecc.
  2. I giudici privativi.
  3. Gli alimenti.
  4. Ci credette.
  5. Instruito.
  6. Bel.
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