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Sonetti del 1835 259

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LUI SA ER PERCHÉ

  Armanaccà[1] nnoantri[2] poveracci
Perchè Ssu’ Santità cce pela e scarca?[3]
Qualunque cosa sii, bbon prò jje facci:
In st’imbrojj sce vò[4] ffede e rrisarca.[5]

  Chi ha ppiselli[6] da dà[7] dunque li cacci.
Er nostro incrementissimo Monnarca
Pijja moneta fina e cquadrinacci,[8]
Ché ttutt’è bbono pe’ ajjutà la bbarca.

  Fraterie, sordatesche, bbirbioteche,
Funzione pe’ li vivi e ppe’ li morti,
Spese a rraggion veduta e spese sceche...

  Tutto questo, e un po’ ppiù, ccosa siggnifica?
Ch’er Papa nun ha ppoi tutti li torti
Si[9] ha ttanta smania d’intonà er Maggnifica.[10]

30 agosto 1835

  1. Almanaccare, indagare.
  2. Noi altri.
  3. Ci pela e scalca.
  4. Ci vuole.
  5. Ci vuol fede. Espressione tolta dal Foederis arca delle litanie.
  6. Quattrini.
  7. Da dare.
  8. Moneta di rame.
  9. Se.
  10. Magnificat anima mea, etc.
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