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300 | Sonetti del 1835 |
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LA PRIMARÒLA.
2.
Come sarebbe?! Ho da cacà un maschiaccio?
Oh ddio, commare mia, nun me lo dite;
Ché sti maschiacci sò[1] le calamite
De li guai. Nò, ppiuttosto io nu’ lo faccio.
Io so cche cquanno lo tienessi in braccio
Ggià ccrederìa vedello attaccà llite,
Ggià schiccherasse[2] ggiù cquante acquavite
Cià ppadron Carlandrea drent’a lo spaccio.
’Na femminuccia armanco,[3] poverella,
Quanno me la mannassi[4] la Madonna,
Io me l’alleverebbe a mmollichella.[5]
Un omo spesso spesso v’arimane
Senz’arte e ssenza parte; ma una donna
Sa ssempre come guadammiasse[6] er pane.
15 settembre 1835
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