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Sonetti del 1835 | 307 |
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LE LODE TRA DDONNE
Anime sante! come s’è stregata[1]
Quela Bbibbiana! E mme se dà cquer tono.
Che schifenza! Nun pare, co’ pperdono,
Una coda de gatto scorticata?
Ggià, nun è stata mai ggnente de bbono:
L’ho vvista in vita sua sempre sguajata:
Ha avuta sempre una gran brutta occhiata:
Puro,[2] prima... Ma adesso? te la dono.
Magra ppiù d’una tèmpora, pellosa,
Co ’na bbocca d’abbisso, d’un colore
Tra la ruta, la scennere e la rosa...
E sse dà ar monno[3] chi cce fa l’amore?
E sse trova er bon’omo che la sposa?
Ce vò un stòmmico proprio da dottore.[4]
19 settembre 1835
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