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312 Sonetti del 1835

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LA DATÌVA RIDDOPPIATA

  Riddoppià le datìve senz’editto!
E a cchi ss’incoccia a nnun volecce crede,[1]
Àprijje un tiratore e ffajje vede[2]
Un scàccolo de carta manoscritto!

  Ah, cqua, pper dio!, nun ze[3] cammina dritto!
E ppe’ ppiantà le cose su sto piede
Ce vò[4] un Papa nimmico de la fede
Ppiù der re Ffaraone de l’Iggitto.

  Un galantomo che ss’è mmesso a pparte
Er zòlìto ssciroppo,[5] in cuncrusione
Mó le mezz’once l’aritrova quarte.

  Hanno raggione lòro, hanno raggione.
Tutt’er torto l’ha aùto Bbonaparte
Che nun ha ffatto lavorà er cannone.

20 settembre 1835

  1. Si ostina a non volerci credere.
  2. Fargli vedere.
  3. Non si.
  4. Ci vuole.
  5. Sciroppo, cosa grave a sofferirsi, come in questo caso una tassa.
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