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336 Sonetti del 1835

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ER ZERVITORE MARCONTENTO

  La sorte de chi sserve, sor Cremente.
Se[1] fatica, se tribbola, se suda,
E cquanno credi avé spuggnato Bbuda,
Un carcio in faccia e nun hai fatto ggnente.

  Lei la vò ccotta e cquello la vò ccruda:
Chi tte sbarza a llevante e cchi a pponente.
Sortanto in questo penzeno uguarmente,
Ner mannà ssempre la famijja iggnuda.

  Eh sse fa ppresto a ppredicà er giudizzio.
Pe’ cconossce un cristiano in ner cimento,
Bbisoggna intenne[2] che vvò ddì sservizzio.

  Nun dormì cquasi mai, maggnà l’avanzi,
Ingiustizzie e bbirbate[3] oggni momento,
Schiattà[4] in eterno e ppijjà ffiato a scanzi.

29 settembre 1835

  1. Si.
  2. Intendere.
  3. Sgridate.
  4. Faticare.
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