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362 Sonetti del 1835

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UNA FETTINA DE ROMA

  Quello è Ssant’Antonin de Portoghesi.
Sta strada larga è la Scrofa,[1] miledi;
Che vva a Rripetta e ar Popolo, e da piedi
Termina a Ssan Luviggi de Francesi.

  Ècchesce[2] a la Stelletta,[3] e cqui, llei vedi,
Trova leggni pe’ ttutti li paesi.
Qua ss’entra a Ccampo-Marzo.[4] E ll’antri mesi?[5]
L’antri mesi er Ziggnore li provedi.

  Quell’è er teatro Palaccorda; e cquelli
Che stanno un po’ ppiù ggiù, ssò ddu’ palazzi,
Chiamati de Negroni e de Cardelli.

  Ecco er palazzo de Fiorenza; e infatti
Ce sta er Cònzole; e llà er Palazzo Pazzi,[6]
Dove una vorta sc’ereno li matti.

11 ottobre 1835

  1. Così detta da una piccola scrofa che getta acqua.
  2. Eccoci.
  3. Albergo di vetture.
  4. Il Campo-Marzio degli antichi.
  5. E gli altri mesi?
  6. Fabbrica appartenuta già, come si crede, alla famosa famiglia de’ Pazzi di Firenze.
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