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376 | Sonetti del 1835 |
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L'URTIMO BBICCHIERE
Dunque la fin der pranzo nu la sai?
Un po’ ppiù sse[1] pijjaveno a ccazzotti.
Pe’ ’na mezza parola se sò[2] rrotti
Che gguai a llui si cciaritorna,[3] guai!
“Nò„, strillava er padrone, “nò, mmai, mai:
Caluggne de vojantri patriotti:[4]
Li Dottori so’ stati ommini dotti,
E Ggesucristo j’è obbrigato assai.„
E cquello risponneva: “Eh, Monziggnore,
Abbadi come parla. Io nun zò[5] aretico,
Ma ppoteva sbajjà ppuro[6] un Dottore.„
“Che?„, rrepricava l’antro:[7] “ggnente, ggnente:
Lei, siggnore, è un gismatico,[8] è un asscetico,[9]
Un uteràno[10] marcio, un biscredente.„[11]
5 novembre 1835
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