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Sonetti del 1834 | 31 |
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ER NÒTO.
Sai? Lo sposo[1] de Mea la lavannara,
Còcco Sferra, quer bravo nôtatore,
propio mó sto fiumaccio traditore
je l’ha ffatta tra er Passo e la Leggnara.
Chi ddisce che in ner roppe la fiumara
je pòzzi èsse[2] arrivato er zangue ar core:
chi ddisce un capoggiro, chi un tremore,
e cchi ddisce pe’ ffà ttroppa caggnara.[3]
Sii l’una o l’antra, o cquarche granchio, oppuro[4]
ch’er fiume j’abbi fatto mulinello,
fatt’è cche s’è affogato de sicuro.
Com’è ito a ffinì, ppovero Sferra!
Che ssò li fiumi![5] Disce bbene quello:
loda lo mare e attacchete[6] a la terra.
10 dicembre 1834
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