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Sonetti del 1836 409

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L'INCENNIO NE LA MÈRICA[1]

  Naturale,[2] er zor diavolo sc’istiga
Ce tenta sempre a ffà ccose da forca:
Se tiè[3] ppe’ ttutto una vitaccia porca;
E a la fine er Ziggnore sce gastiga.

  Lui se la sbriga presto, se la sbriga,
E cquanno sce se[4] mette eh nun ze sporca.[5]
Cos’è ssuccesso a la scittà d’Agliorca?[6]
S’è abbrusciata, per dio!, com’una spiga.

  Che ha ffatto? Forzi[7] nun ha ffatto ggnente.
E Iddio forz’anche l’ha mmannata a ffoco
Pe’ li peccati de quarc’antra[8] ggente.

  Li ggiudizzi de Ddio chi l’indovina?
Pò èsse[9] perchè a Rroma quarche ccoco
Ha ppelato de festa una gallina.[10]

21 febbraio 1836

  1. L’incendio nell’America.
  2. Naturalmente.
  3. Si tiene.
  4. E quando ci si.
  5. Non si sporca, cioè: “non fallisce.„
  6. Alla città di Nuova-York.
  7. Forse.
  8. Di qualche altra.
  9. Può essere.
  10. Vedi i due antecedenti sonetti intitolati: L’editto su le feste.
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