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Sonetti del 1834 45

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LI SSCIMMIOTTI

  Quanto a sscimmiotti poi, quer rangutano[1]
Che pportò da Turchia[2] l’Imbassciatore,
A rriserva der pelo e dder colore
Se[3] poteva pijjà ppe’ un omo umano.

  Aveva li su’ piedi, le su’ mano,[4]
E ddicheno c’avessi[5] puro[6] er core;
E ffasceva er facchino e ’r zervitore,
Nun ve dico bbuscìa,[7] come un cristiano.

  Oh annatela a ccapì! Tra un omo e cquello
Guasi guasi a gguardalli in ne l’isterno
Nun c’è la diferenza d’un capello.

  Eppuro[8] sce n’è ttanta in ne l’interno!
Per via c’uno sscimmiotto, poverello,
Nun ha la libbertà d’annà a l’inferno.

20 dicembe 1834

  1. Orang-Outang.
  2. Ogni paese d’infedeli è Turchia.
  3. Si.
  4. Mani.
  5. Che avesse.
  6. Pure.
  7. Bugia.
  8. Eppure.
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