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Sonetti del 1834 53

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LE CRATURE

  Voi sentite una madre. Ammalappena[1]
La cratura[2] c’ha ffatta ha cquarche ggiorno,
Ggià è la prima cratura der contorno,
E ssi jje[3] dite che nun è, vve mena.

  Conossce tutti, disce tutto, è ppiena
D’un talento sfonnato, è ffatta ar torno,[4]
Va cquasi sola, è ttosta[5] come un corno,
E ttant’antri[6] prodiggi ch’è una sscena.

  E sta prodezza poi sarà un scimmiotto,
Tonto,[7] mosscio, allupato, piaggnolone,
Pien de bbava e llattime e ccacca-sotto.

  A le madre,[8] se sa,[9] li strilli e ’r piaggne[10]
Je pareno ronnò[11] dde Tordinone.[12]
Le madre ar monno sò ttutte compaggne.

26 dicembre 1834

  1. Appena.
  2. Creatura.
  3. Se le.
  4. Tornio.
  5. Dura.
  6. Altri.
  7. Stupido.
  8. Madri.
  9. Si sa.
  10. Il piangere.
  11. Paiono rondò.
  12. Tor-di-Nona: teatro regio di Roma.
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