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Sonetti del 1837 103

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Sonetti romaneschi V.djvu{{padleft:113|3|0]]nel suo Dizionario. V. anche i sonetti: Li du’ Sbillonesi, 20 Nov. 32, e Don Micchele ecc., 14 dic. 31. Il Bonazzi poi (Storia Di Perugia, vol. II, pag. 586) attesta che "una enorme Quantità di danaro tutto di partiva per la Spagna a soccorso De’ combattenti carlisti.„]      8 Per conoscere, distinguere.      9 Si.

LA CARISTIA DER 37.

2.

  Sempre accidenti[1] ar Papa! sempre inzurti![2]
Eh zzitti, zzitti: che ddiavol’avete!
Aspettate er bon tempo e mmaggnerete.
Li mesi nun ze sa cquanto so’ ccurti?[3]

  Nu’ lo sentite cos’ha ddetto er prete?
“Arispettate li ggiudizzi occurti
De Ddio, fijjoli; e nun fate tumurti,
Si vve lassa morì de fame e ssete.„[4]

  Però, er prete ha rraggione verbo fame;[5]
Ma, cquer che ssia la sete, sta minestra
La poteva lassà ddrento ar tigame.[6]

  Me pare a mmé ’na gran parola ssciocca,
Quanno se pò vvedé[7] da la finestra
C’oggni minuto ne vié ggiù una bbrocca.[8]

24 maggio 1837

  1. Imprecazioni di accidenti.
  2. Insulti.
  3. Non si sa quanto son corti?
  4. Se vi lascia ecc. Si allude a certe minacce dell’editto di penitenza pubblicato in maggio 1837 dal Cardinal Vicario. [Carlo Odescalchi, "uomo d’una semplicità singolare, unita ad uno zelo poco illuminato, (Dispacc. dell’Ambasc. sard., in Bianchi, Op. e vol. cit., pag. 165): famoso per la smania d’ingemmare i suoi editti con quanto di più iracondo e bestiale si legge ne’ libri santi. Cfr. i sonetti: Er Vicario ecc., 3 apr. 35, e L’editto ecc., 26 febbrFonte/commento: Sonetti romaneschi/Correzioni e Aggiunte. 36]. Appoggiansi esse a un bel passo del Deuteronomio (cap. XXVIII), cioè: "Eo quod non servieris Domino Deo tuo in gaudio cordisque laetitia propter rerum omnium abundantiam, servies inimico tuo quem immittet tibi Dominus, in fame, et siti, et nuditate, et omni penuria: et ponet iugum terreum super cervicem tuam, donec te conterat."Sono da vedersi in tutto il codice del Deuteronomio molte altre eleganti formule di maledizione.
  5. [In quanto alla fame.]
  6. Cioè: "questo proposito poteva tralasciarlo."
  7. Si può vedere.
  8. Infatti la causa della carestia consisteva tutta nelle stemperate piogge della stagione.
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